Istituto di Informatica e Telematica e Istituto Nazionale di Ottica nel progetto farà nascere l'infrastruttura europea di calcolo e simulazione quantistica.
 
    
L’Europa entra nella nuova era del calcolo quantistico grazie al progetto “High-Performance Computer and Quantum Simulator hybrid” (HPCQS), di cui è parte anche il CNR con i suoi istituti CNR-IIT (Istituto di Informatica e Telematica) e CNR-INO (Istituto Nazionale di Ottica). 
HPCQS integrerà due simulatori quantistici collocati in due diversi centri HPC in Europa. Per il progetto è stato stanziato un budget di 12 milioni di Euro da parte dell’European High-Performance Computing Joint Undertaking (EuroHPC JU) e dei sei Stati europei partecipanti. Il progetto è coordinato dalla Prof. Kristel Michielsen del Jülich Supercomputing Center (JSC)(Germania).
I due simulatori quantistici, ciascuno dei quali controlla circa 100+ qubits, sono l’HPC Tier-0 Joliot Curie di GENCI, che si trova presso CEA/TGCC (Francia), e il JUWELS supercomputer modulare, presso JSC (Germania). L’obbiettivo è creare un sistema ibrido integrando le risorse di calcolo tradizionali con il nuovo hardware quantistico, da sfruttare per studiare applicazioni legate a simulazioni complesse e problemi di ottimizzazione, come se ne possono trovare, ad esempio, nella progettazione di materiali e farmaci, nelle sfide della logistica e in quelle dei trasporti. Grazie all’unione delle risorse tra il mondo accademico, le organizzazioni di ricerca e tecnologia e l’industria, l’Europa farà un passo avanti fondamentale per la sua competitività nel settore del quantum computing. HPCQS creerà e fornirà un ambiente di programmazione completo e indipendente dall’hardware realizzato interamente in Europa, da sfruttare sia per il calcolo quantistico che per le applicazioni ibride HPC quantistiche progettate per gli utenti finali.
Grazie all’unione delle risorse tra il mondo accademico, le organizzazioni di ricerca e tecnologia e l’industria, l’Europa farà un passo avanti fondamentale per la sua competitività nel settore del quantum computing. HPCQS creerà e fornirà un ambiente di programmazione completo e indipendente dall’hardware realizzato interamente in Europa, da sfruttare sia per il calcolo quantistico che per le applicazioni ibride HPC quantistiche progettate per gli utenti finali. 
HPCQS è un’infrastruttura aperta e in evoluzione, che permetterà in futuro l’integrazione di altri nodi quantistici: il primo passo verso un’infrastruttura europea di calcolo e simulazione quantistica (EuroQCS), come sostenuto dall’agenda strategica per la ricerca della Quantum Flagship europea. HPCQS diventerà un incubatore per il calcolo ibrido HPC quantistico unico al mondo. 
I cinque centri HPC europei partecipanti sono JSC, presso Forschungszentrum Jülich (sito Tier-0, Germania), GENCI/CEA (sito Tier-0, Francia), Barcelona Supercomputing Centre (sito Tier-0 e pre-esascala, Spagna), CINECA (sito Tier-0, -0 e sito pre-esascala, Italia), NUIG-ICHEC (sito Tier-1, Irlanda). 
Questi centri collaboreranno strettamente con i partner di ricerca tra cui il CNR per l’Italia, CEA (Francia), CNRS (Francia), Inria (Francia), Università di Innsbruck (Austria), Fraunhofer IAF (Germania), i partner tecnologici Atos (Francia), ParTec (Germania), FlySight (Italia), ParityQC (Austria), e il partner PMI Eurice(Germania) per raggiungere i loro obiettivi comuni. 
Inoltre, il progetto HPCQS ha ricevuto più di trenta lettere di sostegno da università, industria, PMI e start-up, a dimostrazione delle forti aspettative della comunità degli utenti europei